L’inchiesta del Garante privacy sull’utilizzo del microfono degli smartphone per spiarci a fini di marketing mirato ha riaperto il dibattito sui dubbi riguardanti una simile attività di raccolta dati che, senza il consenso degli utenti, potrebbe comportare pesanti sanzioni per violazione del GDPR. Facciamo chiarezza
L’articolo Raccolta dati tramite registrazioni audio degli smartphone, indaga il Garante: i punti critici proviene da Cyber Security 360.